Dopo una lunga attesa durata decenni la Massoneria Umbra è riuscita finalmente ad avere una sede di proprietà.
Si conclude così una lunga peregrinazione iniziata nei primi giorni di ottobre del 1924 quando per opera di squadristi fascisti giunti da Arezzo fu devastata e distrutta la Casa Massonica di Palazzo Angelini-Paroli di via Bartolo che sin dal 1908 ne era stata la sede principale anche se dal 1923 ne esisteva un’ altra più piccola in via Marzia.
La legge 2029 del 26.11.1925 sancì la messa la bando di tutte le società segrete, ivi compresa la Massoneria, sebbene questa non fosse tale, con la conseguenza che anche in Umbria si fu costretti ad un lungo periodo di relativa inattività conclusosi solo dopo la caduta del regime.
Negli anni di clandestinità i Massoni ebbero la possibilità di incontrarsi seppure in modo nascosto e riservato in due sedi diverse messe a disposizione la prima dai “Soci del Villino”, una casetta non più esistente nei pressi della Università, abituale luogo di riunione dei repubblicani e dei mazziniani e la seconda dai Soci della Società Operaia.
In quegli anni, in varie occasioni, i Massoni ebbero modo di incontrarsi a seconda delle necessità presso le case o i locali di alcuni di essi come a Ponte d’Oddi da Memmo Cecchini, nella Villa di Ponte Pattoli di Cesare Agostini, a Ponte Rio nella Osteria di Eugenio Scapicchi, alla Montagnola di Torgiano. Nei locali di via del Conventuccio nel 1940 fu tenuta dopo tanti anni una tornata rituale, dimostrando una forte vitalità: all’indomani della Liberazione, di fronte alla offerta fatta da ufficiali alleati massoni per reiniziare la attività Massonica, Mariano Guardabassi rispose che la Massoneria Perugina era stata sempre viva e vegeta.
Egli si adoperò affinchè a partire dal 1951, un anno prima della sua immatura morte, fosse riaperto un Tempio regolare in via della Luna operante sino al 1970, quando ci fu il trasferimento a Palazzo Sorbello in Piazza Piccinino.
La nuova sede, situata in un antico palazzo ubicato in corso Cavour ed inaugurata Sabato 19 Dicembre 2009, è stata oggetto di un profondo restauro che ha consentito tra l’altro il recupero di un pregevole e vasto ambiente un tempo destinato al culto, la chiesa dei S. Maria delle Orfanelle datata 1612.
La ubicazione sorge in prossimità della Piazza Giordano Bruno, dell’Archivio di Stato e del Museo Etrusco, sede della Raccolta Bellucci sugli Amuleti; e di fronte alla Chiesa di San Domenico, una volta sede del Tribunale di Inquisizione, e vicina al Borgo XX Giugno , il “Borgo Bello” per i perugini, là dove si erge il monumento edificato, anche con il prezioso contributo dei Massoni, a ricordo delle stragi papaline del 1859.