Le Logge Umbre - Oriente di Città di Castello - Loggia 'Atlantide' n. 1154


Con il nome di Atlantide si indica comunemente una leggendaria isola o continente che poste, secondo la maggior parte delle teorie, nel mezzo dell' Atlantico sarebbero state distrutte, circa 10000 anni fa, da un terremoto o da un maremoto occorso in seguito alla caduta di un grosso meteorite.

Il nome deriva da Atlante, il mitologico gigante che reggeva sulle sue spalle il mondo intero e che governava l'Oceano: per primo ne riferisce Platone nei suoi dialoghi riportando una discussione, avvenuta nel 421 a.C. ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia: "Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole , c'era un isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve.".

Con tale racconto Platone è stato sicuramente quello che ha reso così celebre il mito di Atlantide.

Nel Timeo si racconta di come Solone, giunto in Egitto, fosse venuto a conoscenza da alcuni sacerdoti egizi di una antica battaglia avvenuta tra gli Atlantidei e gli antenati degli Ateniesi. Atlantide sarebbe stata una monarchia assai potente, con enormi mire espansionistiche che, situata geograficamente oltre le Colonne d'Ercole, politicamente controllava l'Africa fino all'Egitto e l'Europa fino all' Italia.

Proprio nel periodo della guerra con gli Ateniesi, un immenso cataclisma avrebbe fatto sprofondare l'isola sotto l'Oceano, distruggendo per sempre la civiltà. Nel dialogo successivo, il Crizia, Platone descrive più nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, collocando il tutto novemila anni prima. È però stato da alcuni ipotizzato che il sacerdote di Sais, in Egitto, da cui venne tramandato il racconto, avesse parlato di "mesi" e solo la traduzione greca avrebbe accennato a 9000 "anni". Se così fosse l'intera vicenda dell'assalto atlantideo non verrebbe collocato nel 9399 a.C. (data preistorica improbabile) bensì intorno al 1149 a.C.; ossia quando in Egitto regnò Ramses III, riconosciuto oppositore di invasioni provenienti dal mare.


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