I Riti - Rito di York


Il Rito di York è l'unione completa dei gradi Simbolici, Capitolari, Criptici, Cavallereschi in un unico sistema Massonico.

Ha la sua origine ufficiale nel 1797, anno in cui fu fondato il Gran Capitolo Generale dell'Arco Reale, anche se parte dei suoi gradi si trovano praticamente già all'inizio della Massoneria Operativa. Il Rito di York insegna a perseguire l'amore per il prossimo e sostiene le istituzioni fondamentali: lo Stato, la Famiglia, la Scuola.

Il Rito di York apre i suoi gradi a uomini di carattere e di specchiata fedeltà massonica. Ci sono più Maestri Massoni dell'Arco Reale nel mondo di ogni altra organizzazione massonica. Il più grande gruppo massonico sotto uno stesso Labaro è il Gran Capitolo Generale Internazionale dei Liberi Muratori dell'Arco Reale.

Sua storia in Italia


Agli inizi degli anni '60 un gruppo di Massoni di Milano, alla ricerca di nuovi modelli praticati dalle Massonerie più evolute in campo internazionale, incoraggiati dall'opera svolta da una Giunta del G.O.I. che era assurta alla guida dell'Ordine proprio in virtù di un programma di modernizzazione, cominciò a frequentare in Germania il Rito di York, ivi importato e ancora condotto ad opera di FF. americani, appartenenti prevalentemente alle Forze Armate dislocate sul territorio tedesco.

L'ansia che aveva spinto questi Italiani ad approfondire la conoscenza del sistema massonico più reputato del mondo, quello americano, attraverso il Rito più peculiare di quel sistema, fu confortata dalla scoperta della corrispondenza totale delle proposte americane alle loro istanze.

Organizzazione strutturata su principi di pura democrazia, con la collocazione sull'identico piano di parità di tutti i Fratelli: la pratica dello stimolo alla circolazione delle idee e alla ricerca esoterica su basi di rigore e della ripulsa verso l'autocompiacimento dell'ovvio e dell'inutile; il pragmatismo di interventi di solidarietà mirati negli obiettivi e condotti attraverso accurate strutture: insomma, un sistema che si ritiene perfettamente aderente al modello di Società in cui oggi la Massoneria opera e da questa non solo accettato, ma rispettato e onorato.

Ecco la scuola dalla quale una decina di generazioni di americani ha tratto il meglio della loro classe dirigente. Ecco il modello che, lanciato da Milano, dal 1962 in poi fece breccia in Italia nel cuore e nella mente di tanti Massoni che concepiscono la nostra Istituzione come la palestra di coloro che anelano soltanto a lasciare il mondo un po' meglio di come l'hanno trovato, impegnando in tale missione tutti quelli che vogliano profondere il meglio delle proprie qualità di pensiero e capacità di azione, ottenendo in cambio, da chi Massone non è, rispetto e considerazione per il loro operato a vantaggio di tutti.

Il tragitto iniziatico proposto dai tre Corpi che costituiscono il Rito è basato su un simbolismo molto semplice, ricavato da testi biblici vetero e neo-testamentari che esemplarmente continua lo svolgimento tematico di quanto viene appreso nell'Ordine in grado di Maestro.
Il filo conduttore è quello della costruzione, della distruzione e della difesa del nuovo Tempio di Salomone: pensiamo al Maestro Libero Muratore, lasciato senza guida e nel luttuoso buio determinato dall'uccisione del Maestro Hiram Abif; lo ritroviamo nell'ordinato lavoro di riaggregazione della maestranza addetta alla costruzione del Tempio, per cui ciascun artefice era tenuto ad apporre il proprio sigillo alla pietra da lui lavorata, personalizzandola e, nel contempo, responsabilizzandosi nella costruzione del Tempio stesso.

Pur nel lavoro di gruppo svolto dagli operai, rileviamo come ciascuno di essi debba imparare ad ubbidire, prima di assumere il comando di gruppi operativi. Ricordiamo infine che, ad avvenuta costruzione del Tempio, le maestranze ricevono dal Sovrano l'incarico di diffondere la Luce sapienziale e la tecnica dell'Arte.

Ma con la morte terrena di Re Salomone, questo primo Tempio viene distrutto e il popolo prediletto subisce la diaspora, al termine della quale può ritornare nella terra del Signore, e procedere alla ricostruzione del Tempio, ritrovando la Parola che dalla morte di Hiram non si era più potuta trasmettere perché andata perduta. Il ritrovamento della Parola, consente al Maestro dell'Arco Reale di meglio approfondire la verità della Massoneria Criptica, ove si assiste al lavoro di consolidamento del Tempio, nonché all'approfondimento da parte del Maestro della Verità conquistata. Ma la persecuzione del Sovrano di Babilonia porta ad una nuova distruzione nonché alla dispersione dei tesori del Tempio.

Infine, nell'Ordine Templare, il ritrovamento e la difesa del Tempio trovano la loro conclusione nell'affermazione di fede cristiana, richiesta al Cavaliere del Tempio come affermazione e impegno di difesa della sua civiltà.
Questo alternarsi di costruzione e distruzione del Tempio simboleggia esemplarmente un modo di vedere e di svolgersi del rapporto eterno tra il "terreno" e il "Divino".

Si giunge al superamento delle conseguenze determinate dall'originaria ricerca della materialità, per cui si perviene alla concezione del Tempio, quale spazio sacro che si forma in ciascuno di noi, dove viene custodita la Verità che ognuno gradualmente acquisisce, nell'attesa del ricongiungimento alla matrice universale. Ciascuno è riuscito nel proprio Atanor a trasformare il vile in aureo.

Ecco che ci appare in maniera chiara la piena congiunzione esistente fra il Capitolo Dell'Arco Reale, il Concilio Dei Massoni Criptici, e la Commenda Dei Cavalieri Templari.
Attraverso i tre Ordini sta la simbologia dell'evoluzione spirituale dell'uomo e si ravvisa il concetto unitario di colleganza dei tre Corpi del Rito di York. Sintetizzando attraverso la simbologia della costruzione del Tempio e della perdita e del ritrovamento della Parola Sacra, il fine unico dell'umanità: la salvezza attraverso la conoscenza.

La grande novità che caratterizza il Rito di York consiste nella prevalenza del senso spirituale che pervade i suoi Rituali e che nella Camera Templare è tutto calato nella dimensione della Gnosi cristiana.

Si potrebbe pensare trattarsi di una Massoneria riservata solo a credenti e specifica per i battezzati, ma non è così. Si tratta di una Massoneria che non ha voluto rinunciare a proporre all'approfondimento esoterico dei propri adepti alcuni contenuti iniziatici non troppo frequenti in altre differenti forme rituali, che siano di aiuto al conseguimento della perfezione, come il messaggio cristiano sulla morte e sulla resurrezione, misteri che sono così affini e intrinseci a tanti contenuti della nostra via tradizionale.

Come abbiamo visto, il Rito è organizzato su tre Corpi a sé stanti, ma intrinsecamente collegati e consequenziali sul piano dei contenuti, che propongono strutture perfettamente democratiche.

Chiunque sia in possesso di pochi, elementari prerequisiti, ha il diritto di concorrere alle elezioni nelle più alte cariche di governo; chi quelle cariche ricopriva, allo scadere del suo mandato, rientra fra le Colonne con prerogative di scarso contenuto rispetto all'ultimo degli iniziati.
Le sue Assise annuali sono molto simili a congressi di associazioni di diritto comune, proponendo confronti di idee e di programmi su cui si misurano le menti migliori.
Anche il metodo di ricerca si sforza di seguire un modello più concreto, pragmatico e rigoroso di quello che, generalmente, vige altrove sotto le volte stellate.
Le problematiche che comunemente si trattano nelle nostre Camere, sono riferite, in linea di massima, ai grandi temi di difesa dei valori fondamentali della nostra civiltà, che vorremmo consegnare intatti alle generazioni che seguiranno e che invece sono attualmente oggetto di sistematico, distruttivo attacco, da tante diverse provenienze.

Il Rito di York, nei suoi tre Corpi, è proteso alla tutela del patrimonio di cultura e civiltà che ci appartiene, nella stessa misura in cui è pronto il meglio di nuove proposte, senza nulla rifiutare a priori e senza rifarsi a schemi di conservazione che non gli sono propri.
La missione del Rito si svolge all'insegna del Bene dell'Ordine e della Società, praticando anche strade non ancora battute in Italia, ma consuete ad altre illustri Massonerie.
Il Rito di York aggrega nel mondo un numero notevolissimo di uomini onesti e laboriosi, intenti al bene dell'umanità e sempre disposti ad accogliere il pensiero dei suoi membri. Il Rito di York in Italia, si è in tempi recenti impegnato al massimo e con successo, soprattutto in sede internazionale, a favore del Grande Oriente d'Italia, per difenderlo dalle calunnie e rilanciarne l'immagine.


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